menhir MONTEPRINO

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È stato rinvenuto da Carlo Piccinni nel 1962, all'interno della proprietà Monteprino, sulla collinetta di Montegrappa. Oggi è confitto in un'alta aiuola circolare rivestita di lastre di pietra, concordata con la sovrintendenza di Taranto e costruita a metà degli anni Settanta del Novecento dall'attuale proprietà. Il monolite, molto logoro, ha gli spigoli segnati da numerose tacche, la sommità danneggiata e un'altra serie di profonde tacche (non rilevate in nessun altro menhir nel corso di questa ricerca) su una delle facce larghe. Risulta di altezza differente da quella rilevata dal Piccinni, probabilmente per via dell'interramento.

altezza m 1,39
sezione m 0,42x0,29

come si raggiunge

Da via Vittorio Veneto, nel centro di Tuglie, si imbocca via Savoia, che costeggia il Museo della Radio e conduce, dopo aver superato un vecchio ponte della ferrovia e una serie di curve, a Montegrappa. Giunti alla sommità, all'incrocio che a sinistra porta alla chiesa della Madonna del Grappa, si svolta a destra su via Luigi Rizzo dove, in fondo sulla destra, tra gli alti alberi, all'interno di una villa, è custodito il megalite.

N  40° 04' 39"    E  18° 05' 43"

riferimenti storici

Carlo Piccinni, Ritrovamenti di monumenti megalitici nel basso Salento, «La Zagaglia», Lecce, 1962.
Courtesy Stefano Piccinni


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