dolmen OSPINA o SPECCHI
notizie
Carlo Piccinni nel 1962 lo segnala a ridosso della omonima torre, in un terreno ricco di affioramenti rocciosi «sorge nel fondo 'Specchi' situato lungo il lato sinistro della strada che da Taviano conduce alla marina di Torre Suda, nelle immediate vicinanze della Serra di Castel Forte». Descrive il dolmen danneggiato e in parte trafugato dai soliti ignoti cercatori di tesori. Oggi, degli ortostati di sostegno tre sono in posizione e il quarto è crollato all'interno della camera, i frammenti del lastrone di copertura, spessi fino a 45 centimetri, sono stati recuperati e il megalite è in fase di ristrutturazione.
altezza ortostati m 0,90
larghezza lastrone m 2,46
profondità lastrone m 1,80
altezza ortostati m 0,90
larghezza lastrone m 2,46
profondità lastrone m 1,80
come si raggiunge
Da via Isonzo, alla periferia di Racale, si imbocca a destra la strada denominata Ospina e si prosegue fino in fondo. Al bivio si tiene la sinistra e dopo circa 800 metri, all'incrocio, si procede diritto su strada senza nome. Dopo altri 500 metri, avvistata la torre Ospina a destra, nella campagna, se ne imbocca il sentiero sterrato. Il megalite si scorge a poco più di 100 metri all’interno, alle spalle della torre.
N 39° 57' 57" E 18° 03' 47"
N 39° 57' 57" E 18° 03' 47"
riferimenti storici
Carlo Piccinni, Ritrovamenti di monumenti megalitici nel basso Salento, «La Zagaglia», Lecce, 1962.
Courtesy Stefano PiccinniScarica estratto
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