menhir PIETRAGROSSA

notizie

Menzionato da Giuseppe Palumbo che, su segnalazione di Romeo Franchini, nell'ottobre del 1948, lo osserva «a poco più di un chilometro dall’abitato […] ad una sessantina di metri di là dallo stabilimento vinicolo di». Lo descrive come parte molto logora di un monolite originariamente di ben altre dimensioni. Oggi con un foro nella parte alta, è incorporato nei resti di un muro di pietre a secco.

altezza m 1,13
sezione m 0,70x0,47

come si raggiunge

Si raggiunge dalla strada che porta da Novoli a Campi Salentina. Prima del passaggio a livello si imbocca a sinistra la strada che costeggia la ferrovia, dopo circa 250 metri si svolta a sinistra e poi ancora a sinistra su una stradina sterrata che si percorre fino in fondo. Si prosegue a destra per circa 130 metri sulla stessa strada verso la campagna. Il monolite si avvista a sinistra, immediatamente prima di una proprietà privata.

N  40° 23' 05"    E  18° 02' 11"

riferimenti storici

Giuseppe Palumbo, Scoperte di pietrefitte in Terra d'Otranto, «Archivio Storico Pugliese», Bari, 1952.
Fonte: emeroteca.provincia.brindisi.it


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