dolmen ORFINE

notizie

Scoperto nel gennaio 1910 da Pasquale Maggiulli, insieme a Mario Antimo Micalella, in aperta campagna nel territorio di Giurdignano, fu visitato e accuratamente descritto da Cosimo De Giorgi nell'ottobre 1911. Oggi, per via dell'ulteriore declino, si rilevano differenze rispetto alla esposizione del De Giorgi. Del lastrone di copertura che descrive, spesso dai 18 ai 24 centimetri, di metri 2,30 di profondità per 1,44 di larghezza, già crollato e in parte «accomodato per farne un luogo di rifugio», resta una piccola parte, sorretta frontalmente da due ortostati di roccia affiorante accresciuti da pietre sovrapposte. La parte posteriore poggia su una cortina di pietre in parte affioranti. Davanti, insieme agli abbondanti resti di quanto descritto dal De Giorgi, sono ancora distinguibili un ampio frammento del lastrone crollato su un altro ortostato.

altezza m 1,18
larghezza m 1,44
profondità m 1,07

come si raggiunge

Da via Giuseppe Garibaldi, superato l'incrocio con via Enrico Toti, alla periferia della città, si prosegue sulla strada comunale per Minervino. Dopo circa 900 metri si svolta a sinistra, su una stradina che si percorre per circa 150 metri fino alla fine. Si continua a destra nella campagna, costeggiando un muretto di pietre a secco dove, oltre lo stesso, dopo altri 150 metri si avvista il dolmen.

N  40° 06' 37"    E  18° 25' 50"

riferimenti storici

Cosimo De Giorgi, Censimento dei dolmens di Terra d'Otranto, «Apulia», Martina Franca, 1912.

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